venerdì 19 febbraio 2010

Prima di dire che non esiste alcun allarme diossina, verificare tutti i dati!

Prima di dire che non esiste alcun allarme diossina, verificare tutti i dati!
Nosi: “I risultati delle analisi dei Comitati e quelle sulle matrici biologiche risalenti allo scorso anno non sono così rassicuranti!”

Prato, 19/02/10


“L’assessore Arrighini minimizza, ma non ci sembra proprio il caso di farlo!” Questa la reazione di Lanfranco Nosi, di Sinistra RossoVerde, alle dichiarazioni dell’assessore provinciale in merito ai rilevamenti delle diossine sui territori di Pistoia e Prato, e che secondo lo stesso escluderebbero qualsiasi tipo di “allarme”. “L’assessore, utilizzando dati provvisori, in quanto riferiti solo al campionamento dei terreni, si lancia in una valutazione azzardata, seguendo purtroppo l’esempio di altri suoi colleghi in altre parti d’Italia” continua Nosi “in quanto le diossine tendono ad assorbirsi nelle matrici organiche, dove appunto vanno ricercate per la maggiore. I terreni infatti non sono degli indicatori dirimenti della contaminazione da diossine nell'ambiente: lo dimostrano gli studi eseguiti a Taranto  (l’ILVA) e a Brescia (l’Alfa Acciai e inceneritore). In queste situazioni la diossina ritrovata nel suolo era entro i limiti tabellari. Questo fenomeno è noto agli studiosi come ‘magnificazione’ delle diossine, che può arrivare a centinaia di volte nei vegetali rispetto ai suoli ed aumentare ulteriormente nel latte materno.”
“Questo è proprio quello che le analisi delle matrici biologiche pubblicate lo scorso anno dallo stesso tavolo, ed analizzanti campioni provenienti dall’area di ricaduta dell’inceneritore hanno riportato: solo nella zona rossa, abbiamo tre sforamenti su cinque campioni, e altri due prossimi ai limiti. A queste, aggiungiamo i risultati delle analisi fatte effettuare dai Comitati sul latte materno,che hanno evidenziato altre tracce di diossine. Ci sarebbe pure da ricordare il caso dei polli alla diossina trovati in prossimità dell’inceneritore di Baciacavallo…”
“Ci troviamo quindi, per l’ennesima volta”  chiude Nosi “a ribadire una richiesta che avevamo già avanzato in campagna elettorale, e che a questo punto rivolgiamo a tutte le forze presenti in consiglio provinciale: si arrivi in tempi brevissimi ad una mappatura degli inquinanti specifici su tutto il territorio provinciale, connesso ad una seria indagine epidemiologica, che veda partner attivi i comitati della Piana nel controllo e nella verifica dei dati, al fine di operare seriamente sulle cause. Le rassicurazioni dell’assessore, francamente, servono a molto poco!”

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