giovedì 2 luglio 2009

Manifesto per un Laboratorio della Città Futura a Prato

“Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.” Antonio Gramsci.

Ormai è il dato di fatto a metterci con le spalle al muro. Da lunedì sera, la città di Prato è governata dal centro (poco) destra (tanto) che sosterrà Cenni sindaco. Da lunedì sera, abbiamo preso atto non solo della sconfitta di una parte politica, il PD e dalla coalizione di centrosinistra, ma anche della sconfitta di una vera e propria idea della città e dei rapporti sociali all’interno di questa, che si poteva collocare ben al di là della semplice rappresentanza partitica. Abbiamo assistito all’ultimo episodio del declino di una “cultura”.La sfida vera oggi è quindi quella di ricostruire dal basso questa cultura, e conseguentemente ridare un senso alla sua espressione politica.La sfida è pure quella di capire perché tanti elettori di centrosinistra hanno preferito astenersi al secondo turno. La sfida è capire perché le persone hanno sentito lontani i partiti dal “territorio”, e dalle richieste che questo esprimeva. La sfida è capire dove gli errori nella banale amministrazione quotidiana della città si sono mescolati ed incastrati con problemi strutturali, della città e che vanno oltre la città.La sfida è capire anche perché è penetrata a fondo, nella cittadinanza, una cultura fortemente orientata “a destra”, spesso xenofoba, individualista e pronta a prendersela con il primo capro espiatorio disponibile (il cinese oggi, domani chi lo sa…).L’appello è quindi a tutti quelli che, risvegliati dalla improvvisa – ma non imprevedibile – vittoria della destra, hanno voglia, passione e cuore da dedicare ad un Laboratorio dove si possa, nei prossimi cinque anni, costruire una vera alternativa, di città e di cultura, basata sui diritti, sulla solidarietà, sull’inclusione, sul valore della persona e dell’ambiente, sulla partecipazione.Si tratta di costruire idee, pensiero e proposte, si tratta anche di svolgere una critica serrata alla prossima amministrazione, ma anche di lavorare nelle strade e nelle piazze, nei comportamenti quotidiani, nella ricostruzione di quei legami sociali e comunitari che sono venuti meno (nelle fabbriche, negli uffici, nelle scuole, nei circoli… ovunque!).Al di fuori dei partiti, ma non in contrapposizione ad essi, sperando che abbiano capito la dura lezione impartita: rimanere pungolo, sollecitazione, fucina di idee e di movimento.Da oggi noi, insieme, possiamo iniziare a costruire veramente un’altra Prato.