sabato 20 febbraio 2010

La riapertura del centro storico? La strada giusta per non risolvere i problemi!

La riapertura del centro storico? La strada giusta per non risolvere i problemi!
Bellandi: “Questi novelli Colombo che pensano di aver scoperto l’uovo sono mai stati un po’ in giro per il mondo, magari non per ‘globalizzare’ le proprie attività?”

Prato, 20/02/10

 
“E’ mai possibile che questa amministrazione comunale scelga sempre la strada più banale per (non) risolvere i problemi?” E’ questa la domanda che si pone Renzo Bellandi di Sinistra Rossoverde. “Per ‘risolvere’ il problema dell’integrazione si chiama esercito e si fanno blitz, della serie meglio la linea dura che la cultura. Adesso, per il centro storico, non si trova di meglio che riaprire lo stesso alle auto?”

“Ma dove sta la fantasia di questi amministratori?” - si chiede ancora l’esponente della formazione politica pratese – “Si va a ricercare la soluzione più ovvia e deleteria. In tutta Italia per non dire in Europa i centri storici rimangono chiusi e si investe pesantemente sulla cultura e sulla qualificazione. A Prato evidentemente andiamo controcorrente, ritenendosi più intelligenti di altri – o più ‘pop’ - che vanno in direzioni opposte. Così, si incentiva la produzione di smog e di polveri inquinanti, si aumenta il rumore, si riducono piazze e strade a parcheggi.”

“Mi chiedo” prosegue Bellandi “se questi novelli Colombo che pensano di aver scoperto l’uovo siano mai stati un po’ in giro per il mondo, magari non per ‘globalizzare’ le proprie attività. Forse, se proprio non riescono a sforzarsi per produrre idee nuove, perlomeno che le copino da altri. In fondo in fondo non c’è niente di male!”

“Noi, da tempo, abbiamo cercato di proporre alcune idee per il centro. Una di queste è la costituzione di un ‘comitato’ che riprenda idealmente l’attività del Comitato Fiera, che nella metà degli anni Settanta seppe imprimere con forza la partecipazione dei pratesi alla vita cittadina, ma che operi per tutto l’anno.” Conclude Bellandi. “Certo meglio sarebbe che il rilancio del centro storico fosse al centro di una discussione pubblica – e soprattutto partecipata! - più ampia sul futuro della città, che ancora manca!”

venerdì 19 febbraio 2010

Presidio NO INC a Firenze!


Prima di dire che non esiste alcun allarme diossina, verificare tutti i dati!

Prima di dire che non esiste alcun allarme diossina, verificare tutti i dati!
Nosi: “I risultati delle analisi dei Comitati e quelle sulle matrici biologiche risalenti allo scorso anno non sono così rassicuranti!”

Prato, 19/02/10


“L’assessore Arrighini minimizza, ma non ci sembra proprio il caso di farlo!” Questa la reazione di Lanfranco Nosi, di Sinistra RossoVerde, alle dichiarazioni dell’assessore provinciale in merito ai rilevamenti delle diossine sui territori di Pistoia e Prato, e che secondo lo stesso escluderebbero qualsiasi tipo di “allarme”. “L’assessore, utilizzando dati provvisori, in quanto riferiti solo al campionamento dei terreni, si lancia in una valutazione azzardata, seguendo purtroppo l’esempio di altri suoi colleghi in altre parti d’Italia” continua Nosi “in quanto le diossine tendono ad assorbirsi nelle matrici organiche, dove appunto vanno ricercate per la maggiore. I terreni infatti non sono degli indicatori dirimenti della contaminazione da diossine nell'ambiente: lo dimostrano gli studi eseguiti a Taranto  (l’ILVA) e a Brescia (l’Alfa Acciai e inceneritore). In queste situazioni la diossina ritrovata nel suolo era entro i limiti tabellari. Questo fenomeno è noto agli studiosi come ‘magnificazione’ delle diossine, che può arrivare a centinaia di volte nei vegetali rispetto ai suoli ed aumentare ulteriormente nel latte materno.”
“Questo è proprio quello che le analisi delle matrici biologiche pubblicate lo scorso anno dallo stesso tavolo, ed analizzanti campioni provenienti dall’area di ricaduta dell’inceneritore hanno riportato: solo nella zona rossa, abbiamo tre sforamenti su cinque campioni, e altri due prossimi ai limiti. A queste, aggiungiamo i risultati delle analisi fatte effettuare dai Comitati sul latte materno,che hanno evidenziato altre tracce di diossine. Ci sarebbe pure da ricordare il caso dei polli alla diossina trovati in prossimità dell’inceneritore di Baciacavallo…”
“Ci troviamo quindi, per l’ennesima volta”  chiude Nosi “a ribadire una richiesta che avevamo già avanzato in campagna elettorale, e che a questo punto rivolgiamo a tutte le forze presenti in consiglio provinciale: si arrivi in tempi brevissimi ad una mappatura degli inquinanti specifici su tutto il territorio provinciale, connesso ad una seria indagine epidemiologica, che veda partner attivi i comitati della Piana nel controllo e nella verifica dei dati, al fine di operare seriamente sulle cause. Le rassicurazioni dell’assessore, francamente, servono a molto poco!”

lunedì 15 febbraio 2010

Partecipazione. Le consulte? Strumenti nati vecchi!

Bellandi: “Il centrodestra attiva le consulte, e in questo perlomeno si distingue dalla precedente amministrazione. Ma la partecipazione è tutt’altro!”

Prato, 13/02/10

Renzo Bellandi, leader di Sinistra RossoVerde, interviene sull’istituzione delle consulte, promossa dalla giunta Cenni.

“Per il momento, la montagna ha partorito il topolino! L’amministrazione di centrodestra attiva alcune consulte, e pretende di farla passare come un grande passo avanti per la ‘partecipazione’. Peccato che non ci sia alcuna innovazione in merito agli strumenti, già previsti dal Regolamento del Comune di Prato. E’ anche vero che, perlomeno, si distinguono dalla precedente amministrazione, che si era ben guardata dall’attivarle! D’altra parte, la giunta Romagnoli non si è proprio distinta per l’ascolto dei cittadini!”

“Certo che mantenere inalterato il sistema di accesso alle consulte lascia inevitabilmente fuori tutti quei soggetti ‘non formali’ quali i comitati e i gruppi spontanei. Eppure, è da questi che è venuta la più forte spinta verso la creazione di canali di ‘cittadinanza attiva’ e il maggior fermento a Prato. Senza contare che rimane inspiegabilmente fuori la questione urbanistica!”

“Nel complesso” conclude Bellandi “manca a questa come alla scorsa amministrazione una complessiva progettualità su quelli che possono essere efficaci canali di partecipazione!”

venerdì 12 febbraio 2010

Rifiuti: iniziamo a smaltire i “tavoli” e le chiacchiere!

Rifiuti: iniziamo a smaltire i “tavoli” e le chiacchiere!
Nosi: “L’assessore Arrighini si affida alla moda dei ‘tavoli’, ‘tavolini’ e ‘tavoletti’. Nel frattempo, si continua a puntare sull’incenerimento, e i problemi non si risolvono!” “Su Case Passerini e Calice, il centrodestra pratese si esercita nel suo solito cerchiobottismo!”

Prato, 12/02/10

“Iniziamo a smaltire chiacchiere e tavoli, e cerchiamo di fare qualcosa di concreto! Siamo nel 2010, e siamo di fronte, sostanzialmente, alle stesse dichiarazioni degli ultimi tre/quattro anni!” Commenta così Lanfranco Nosi gli articoli di stampa sul convegno “Riciclio e Green Economy in Toscana”, tenutosi giovedì a Prato.
“Si lamenta ovviamente la mancanza di impianti ‘di smaltimento’, che vuol dire giustificare la politica inceneritorista, così come quella di una filiera completa del riciclo. Eppure, poco o niente è stato fatto!” continua Nosi. “Il caso pratese è forse sintomatico, da questo punto di vista! L’assessore Arrighini- che ricordiamo è ormai alla sua seconda legislatura – si affida alla moda dei ‘tavoli’, ‘tavolini’ e ‘tavoletti’, che normalmente poco producono, mentre ASM, anche nella prospettiva del nuovo gestore unico del ciclo di smaltimento a livello d ATO, continua a puntare sulla chiusura del ciclo attraverso l’incenerimento. Intanto, il silenzio più totale è sceso sul caso Recoplast, per il quale avevamo già chiesto lumi agli inizi di gennaio.”
“Nello stesso momento, l’assessore Borchi ci rende più ‘chiara’ la strategia della nuova amministrazione comunale, e rimanendo assolutamente in linea con la precedente fornisce l’ennesima prova di cerchiobottismo di questa amministrazione: no all’impianto del Calice, perché intanto a livello di area vasta basta quello di Case Passerini. Come se la salute degli altri abitanti della Piana contasse meno di quella dei pratesi!”
“In questo contesto” – conclude Nosi – “riproponiamo quanto già sostenuto in passato: è fondamentale che Comune e Provincia di Prato chiedano di ridiscutere la strategia di ATO, anche a costo di ‘strappi’, per eliminare qualsiasi prospettiva di costruzione dell’inceneritore di Case Passerini. Nel frattempo, destinare le risorse che dovrebbero essere investite in questa tipologia di impianti nella creazione o sostegno di quelle strutture in grado di chiudere la filiera del riciclo e del recupero. Ovviamente, è anche necessario ribadire la richiesta di immediata chiusura dell’impianto montalese, anche solo per motivi precauzionali!”



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martedì 9 febbraio 2010

Agghiaccianti le dichiarazioni leghiste sugli inceneritori! Il problema non sono i conti, ma la salute dei cittadini!!!

Agghiaccianti le dichiarazioni leghiste sugli inceneritori! Il problema non sono i conti, ma la salute dei cittadini!!!
Nosi: “Le recenti dichiarazioni della Lega Nord pratese sugli inceneritori dimostrano come la maggioranza cittadina non coglie quale sia effettivamente il problema!”
Prato, 10/02/10
“Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dalla Lega Nord di Prato, la questione ‘inceneritore si/inceneritore no’ sarebbe riconducibile esclusivamente ad un problema contabile, e a quanto i cittadini finiscono per pagare di TIA. Peccato che nella loro ragioneristica ricostruzione del problema, manchi la quantificazione dei danni ambientali e soprattutto di quelli alla salute dei cittadini!”

Così interviene Lanfranco Nosi, a seguito del comunicato stampa diffuso dalla Lega Nord a seguito delle dichiarazioni del presidente di ASM Benigni.

“Che ASM punti da tempo alla realizzazione dell’inceneritore anche a Prato è cosa risaputa, ed è risaputo che il PD abbia sempre incentivato questa soluzione. Meno risaputo è cosa voglia fare questa maggioranza, che in campagna elettorale ha cercato in tutti i modi di ‘lisciare il pelo’ ai comitati contro gli inceneritori, salvo poi ributtare tutto nel calderone della politica quotidiana. E che le cose non siano molto chiare, lo dimostra proprio la posizione leghista, che mal si concilia con quella di Giovani e Famiglia, piuttosto che quella espressa dal consigliere provinciale Querci dell’UDC!” continua Nosi.

“Di certo” - prosegue l’esponente ecologista – “ai leghisti nostrani sfugge che anche raggiungendo i livelli di raccolta differenziata previsti dalla normativa regionale (l’obiettivo del 55%), il rischio della soluzione inceneritorista non sarebbe allontanato, e saremmo comunque ben lontani dall’avere discariche in eccesso. Per far questo, la Toscana in generale e Prato in particolare dovrebbero procedere rapidamente ad una riconversione complessiva di tutta la ‘filiera’ dei rifiuti verso la strategia dei Rifiuti Zero positivamente messa in atto a Capannori, intanto con una estensione capillare della raccolta differenziata porta a porta, poi con una politica mirante ad una drastica riduzione di produzione del ‘rifiuto’, terzo con l’incentivazione del riciclo, del recupero e del riutilizzo.”

“Ai leghisti che si preoccupano della TIA, rispondiamo che sarebbe meglio chiedere ai cittadini se sono più disposti a fare qualche sacrificio in più – anche solo in termini organizzativi – piuttosto che dovere, in un prossimo futuro, dover spendere molto di più, e diremmo drammaticamente di più, per la cura delle malattie connesse all’inquinamento da diossina e da nanopolveri!”

“Certo che su questi temi” – conclude Nosi – “il centrosinistra ha dimostrato una incredibile pervicacia nel perseguire a tutti i costi la realizzazione degli inceneritori, spacciandoli per convenienti, o come soluzione necessaria ‘per non finire come a Napoli’ – vedi gli squallidi manifesti dell’epoca Renzi in provincia di Firenze, piuttosto che quelli in provincia di Pistoia nel 2007 – o ancora come produttori di energia ‘a basso costo’. A Montale, così come in altre parti d’Italia, si rivelano invece per quello che sono. Purtroppo a spese sempre dei cittadini!”

"L'assessore Cenni e la giunta dicano chiaramente che progetti hanno per l'urbanistica pratese!"

"L'assessore Cenni e la giunta dicano chiaramente che progetti hanno per l'urbanistica pratese!"


Nosi: "A mesi dall'insediamento, ancora non si è capito quale sia il 'disegno' per Prato!"

"Saremmo curiosi di sapere a cosa stia lavorando la giunta in termini di pianificazione urbanistica, e di quale 'nuovo piano strutturale' vada cianciando l'assessore Cenni, visto che nella scorsa legislatura è passata solo la variante sulla declassata!" Così interviene Lanfranco Nosi, di Sinistra Rossoverde, a seguito delle dichiarazioni dell'assessore Gianni Cenni.
"Ad oggi, sembra di essere ancora in campagna elettorale, dove si infila tutto e il contrario di tutto. Bastioni, Macrolotto zero, ex Banci, etc, ma senza una visione unitaria. Prato ha invece necessità di un nuovo Piano Strutturale, costruito attraverso un vero percorso partecipativo - e non banalmente consultivo o manipolativo!"
"Eppure, l'Urban Center, che già precedentemente a poco è servito, è completamente defunto" continua Nosi "Di processi partecipativi nemmeno l'ombra, di progetti concreti - sul campo - di riqualificazione urbana non se ne parla nemmeno. Nel frattempo si (s)ragiona di fantasiosi interventi 'preventivi' per il centro storico e di poco altro. Sull'ex Banci, sembra di assistere alle ripicche tipiche dei bambini in età prescolare. Le periferie continuano nel loro sviluppo informe e il territorio si impoverisce ulteriormente."
"In questo contesto, riproponiamo con forza le nostre linee guida, 'silenziate' in campagna elettorale da una competizione artatamente bipolare" - chiude Nosi - "Urbanistica partecipata, stop al consumo di territorio, ri-creazione di nuovi spazi pubblici e di aggregazione, valorizzazione dei 'piccoli centri' della periferia cittadina, rivitalizzare il centro storico senza trasformarlo in un 'centro commerciale'. E per l'ex Banci, il recupero della bellissima struttura nel quadro della realizzazione di un Centro di Cultura Sinica, in stretta collaborazione con la comunità cinese."

giovedì 4 febbraio 2010

No ai baratti sull’ambiente!

No ai baratti sull’ambiente!
Bellandi: “Il territorio non si svende per una verniciatina di verde sul grigiocemento!”

Prato, 04/02/10

“Il territorio non si svende per una verniciatina di verde sul grigiocemento!” Così Renzo Bellandi, di Sinistra RossoVerde, interviene a caldo sulle voci di un possibile scambio tra una lottizzazione di 50.000 mc e l’ampliamento dell’area del Centro di Scienze Naturali.
“Coerentemente con quanto sempre sostenuto dal nostro movimento, ci opporremo a qualsiasi forma di ‘baratto’ che veda protagonista il cemento! Prato non ha certo bisogno di altro ‘grigio’, piuttosto di recuperare anche aree oggi cementificate all’ambiente e alla natura.” Continua Bellandi. “Non vediamo, infatti, quale sarebbe il lato positivo dell’estensione dell’area del Centro di Scienze Naturali, a fronte dell’utilizzo di terreni oggi destinati a produzioni agricole piuttosto che incolti per l’ennesima speculazione edilizia e l’ennesimo depauperamento del territorio!”
“Certo che la mancanza di un Piano Strutturale che chiuda definitivamente le porte a questo tipo di operazioni è sicuramente penalizzante per tutta Prato!” aggiunge Lanfranco Nosi. “Per quanto ci riguarda, continueremo nel nostro impegno di promuovere una strategia mirante non tanto a ‘contenere’, quanto ad impedire il consumo di nuovo territorio, e chiediamo in questo sforzo la collaborazione di tutti quei soggetti civici e politici che si riconoscono in questa prospettiva!” 

martedì 2 febbraio 2010

Censura a mezzo stampa...


Se si considera la stampa occidentale nel suo insieme, si scopre che anch'essa presenta degli orientamenti uniformi, nella stessa direzione (quella del vento del secolo), dei giudizi mantenuti entro determinati limiti accettati da tutti e forse anche degli interessi corporativi comuni, e tutto ciò ha per risultato non la concorrenza ma una certa unificazione. E se la stampa gode di una libertà senza freno, non si può dire altrettanto dei suoi lettori: infatti i giornali danno rilievo risonanza soltanto a quelle opinioni che non sono troppo in contraddizione con quelle dei giornali stessi e della tendenza generale della stampa di cui si è detto. (Solženicyn, 1978)