sabato 30 gennaio 2010

Il PD e la pianificazione urbanistica? Ne vediamo bene i segni!

Il PD e la pianificazione urbanistica? Ne vediamo bene i segni!

Nosi: “Il forum organizzato dall’ex assessore Ciuoffo arriva veramente in ritardo: il PD avrebbe fatto bene a pensarci prima, alla partecipazione dei cittadini!”

 
Prato, 30/01/10

“Leggiamo oggi le dichiarazioni dell’ex assessore all’Urbanistica Stefano Ciuoffo, per il quale nutriamo comunque una forte stima personale, con un certo stupore. Chi avrebbe dovuto, infatti, promuovere quella partecipazione che evidentemente è mancata sulla pianificazione della città, durante l’amministrazione Romagnoli?” Interviene così Lanfranco Nosi, di Sinistra RossoVerde e nel recente passato impegnato con i comitati cittadini proprio sui temi urbanistici, a fronte dell’intervista riportata sul Tirreno di oggi.

“Ricordiamo le testuali parole di Ciuoffo: ‘recuperare quel confronto che forse non abbiamo voluto a sufficienza con comitati e associazioni’. Beh, le richieste di confronto serio non sono mai mancate, da piazza Mercatale in poi, ma vien da chiedersi chi nel PD, a questo punto, non abbia voluto svolgerlo. Vogliamo anche ricordare il Town Meeting, e le polemiche che ne accompagnarono lo svolgimento? A quei tempi, l’ex assessore era di parere ben diverso sulla ‘partecipazione’. Ma sappiamo benissimo che la volontà era quella di accelerare i tempi su tutto, addirittura di arrivare all’approvazione del nuovo Piano Strutturale” chiosa Nosi.

“Poi, nei fatti, forse si è deciso di utilizzare le polemiche create sul Piano Strutturale per ‘coprire’ la vera mossa che premeva alla precedente amministrazione: la Variante sulla Declassata che oggi, secondo l’assessore, risulta ‘non pervenuta’, ma che è stata approvata in tempi record nella chiusura di legislatura – deliberazione del Consiglio Comunale n°34 del 07/04/09. Che non riguardava solo il Polo Espositivo, o Pratilia.” - Continua Nosi - “Così oggi ci ritroviamo a dover discutere della colata di cemento sul Soccorso, plaudita anche dal centrodestra, e l’innalzamento della torre di Esselunga!”

“Certo, sul tema dell’urbanistica la nuova maggioranza è particolarmente assente. Se si dovessero prendere per buone le stravaganti idee contenute nel mai smentito programma del PDL pratese, presentato in pompa magna nell’ottobre del 2008, nell’ex Banci ci ritroveremmo con una ‘new town’, con un aumento del residenziale nel Macrolotto Zero e l’eliminazione dei vincoli in altezza, ed amenità varie” ironizza Nosi “senza per questo avere una benché minima idea sui percorsi per coinvolgere la cittadinanza nella pianificazione del futuro della città. Se questo è quanto ci dobbiamo aspettare, meglio non facciano niente!”

Le sanzioni non bastano: i fondi sfitti siano assegnati in comodato d'uso!

Le sanzioni non bastano: per rivitalizzare il centro storico, i fondi sfitti siano assegnati in comodato d’uso ad artigiani, artisti ed associazioni!


Bellandi: “Le ordinanze contro il ‘degrado’? Non servono a niente, se non si ripopola di attività il centro storico!”
Prato, 30/01/10

“Le ordinanze del sindaco sulla ‘pulizia’ dei fondi commerciali sfitti di questi giorni potranno anche convincere qualche proprietario a spendere venti euro al mese per pulire le vetrine, ma saranno ben poco utili contro il depauperamento del centro storico, che continua nonostante i grandi proclami e le cocomerate della giunta!.” Così Renzo Bellandi, ex candidato a sindaco e leader di Sinistra RossoVerde, “La vita nel centro storico non si riporta con iniziative spot, con regolamenti xenofobi o con multe di vario genere, men che meno con la riapertura al traffico, ma con una serie di politiche in grado di riportare attività e residenza dentro le mura.”

“Ben prima delle ‘Idee in vetrina’, per la verità alquanto tristi e decontestualizzate, avevamo già proposto la creazione di una ‘via dell’artigianato’ in pieno centro” – ricorda Bellandi – “Oggi, non solo quella idea è ancora validissima e di attualità, ma è necessario estenderla! L’amministrazione dovrebbe farsi promotrice di un sistema di comodato d’uso per i fondi commerciali sfitti, di durata variabile, che consenta ad artigiani, piccole attività commerciali legate al territorio, artisti ed associazioni – queste ultime spesso in difficoltà nel sostenere i costi di un affitto – di abbattere dei costi inutilmente gravanti sulle attività, ovviamente a fronte di impegni precisi su standard di manutenzione ben definiti.”

“E’ altrettanto ovvio” – continua Bellandi – “che tale sistema può essere sostenuto solo da una serie di incentivi e penalizzazioni anche, forse soprattutto, nei confronti dei proprietari dei fondi, che dovrebbero percepire velocemente la convenienza ad aderire alle condizioni del comodato.”

In chiusura, Bellandi ricorda anche l’importanza delle periferie e dei ‘piccoli centri’: “La nostra proposta non è valida solo per il centro storico, ma potrebbe essere tranquillamente estesa anche in altre zone della città, nei ‘molti cuori’ di Prato, sempre più ridotte a dormitori dalla sparizione delle attività commerciali di vicinato, devastate da centri commerciali e ipermercati, e tagliate fuori dalle ‘politiche culturali’ di questa come delle passate amministrazioni.”

venerdì 29 gennaio 2010

Dopo la diossina nel latte materno, serve una mappatura su tutta la provincia!

Dopo la diossina nel latte materno, si faccia una mappatura degli inquinanti su tutta la provincia di Prato per agire con decisione sulle cause!
Nosi: “I risultati delle analisi dei Comitati contro l’inceneritore di Montale devono essere presi sul serio, e sarebbe l’ora di avere una mappa dettagliata del rischio inquinamento in provincia! E, per favore, non parlateci più di inceneritori!”

Prato, 29/01/10

“I risultati delle analisi sul latte materno effettuate dai Comitati contro l’inceneritore di Montale, ai quali va tutto il nostro sostegno, devono essere presi sul serio, e a poco servono le ‘rassicurazioni’ della ASL pistoiese, che peraltro non fa che confermare la pericolosità degli impianti di incenerimento.” Queste le prime dichiarazioni di Lanfranco Nosi, di Sinistra RossoVerde, ex candidato alla Presidenza della Provincia “Dato che la ‘zona di ricaduta grava pesantemente anche sul comune di Montemurlo, sarebbe opportuno che le autorità pratesi si muovessero rapidamente per garantire la tutela della salute degli abitanti della zona, chiedendo la chiusura dell’impianto. E’ bene infatti ricordare che le diossine sono considerate a tutti gli effetti cancerogene, e il meccanismo più diffuso per l’esposizione alla diossina è proprio il bioaccumulo attraverso la catena alimentare!”
 “Certo che, anche nel complesso della provincia e del comune di Prato, sarebbe necessario una verifica approfondita dei livelli di inquinamento e delle cause: troppo rapidamente è stata ‘archiviata’, ad esempio, e soprattutto dalla stampa, la vicenda dei polli alla diossina rinvenuti in prossimità dell’inceneritore di Baciacavallo. E sulla salute non si può scherzare!”
“In questa prospettiva” continua Nosi “ribadiamo una richiesta che avevamo già avanzato in campagna elettorale: una mappatura degli inquinanti specifici su tutto il territorio provinciale, connesso ad una seria indagine epidemiologica, che veda partner attivi i comitati della Piana nel controllo e nella verifica dei dati, al fine di operare seriamente sulle cause.”
“Sarebbe anche l’ora di togliere di mezzo dal dibattito sul ‘ciclo dei rifiuti’, definitivamente, l’ipotesi inceneritorista. Chiediamo quindi alla provincia di Prato ed ai comuni interessati di rimettere chiaramente in discussione qualsiasi accordo, a livello di ATO , che veda la realizzazione di impianti del genere, che siano a Firenze, a Prato o a Pistoia. Anche in questo caso, la salute è un bene di tutti i cittadini, e gli inquinanti non si fermano ai confini amministrativi!”

sabato 23 gennaio 2010

Di male in peggio! Cenni si colloca nel peggior solco delle amministrazioni precedenti!

Bellandi: “Vuote promesse, alberi tagliati, centro storico riaperto al traffico, e chi più ne ha più ne metta: Cenni è il degno prosecutore, in peggio, delle politiche delle passate amministrazioni”

Prato, 23/01/10
“Il taglio degli alberi in via Pomeria di ieri è forse la ciliegina sulla pessima torta (o panettone) propinataci in questi primi mesi dell’amministrazione Cenni, che fa la giusta accoppiata con le dichiarazioni trionfalistiche sull’inserimento dell’Interporto tra i centri intermodali di interesse nazionale.” Ironizza così Lanfranco Nosi, di Sinistra RossoVerde. “Sicuramente, il taglio degli alberi si inserisce nelle ‘magnifiche’ politiche per la ‘riqualificazione’ del centro storico e delle zone limitrofe, egregiamente rappresentate anche dalla scellerata decisione di riaprire parte della ZTL al traffico.”

“Certo che Prato, così, diventerà molto più ‘gradevole’: i visitatori che usciranno a Prato Est, ad esempio, si troveranno il Pecci da una parte, e un McDonald’s all’ombra di un deposito bus dall’altra” – continua Renzo Bellandi, leader della formazione politica pratese. “Scherzi a parte, tra vuote promesse, alberi tagliati, centro storico riaperto al traffico, e chi più ne ha più ne metta, Cenni è il degno prosecutore, in peggio, delle politiche delle passate amministrazioni.”

“Dovrebbe essere già evidente a tutti” incalza Nosi “che questa giunta e questa maggioranza non solo non riescono ad esprimere una idea compiuta di città che vada oltre la soddisfazione dei peggiori umori dei pratesi, ma che su argomenti quali l’urbanistica, la gestione dei rifiuti, l’ambiente oscilla tra il clamoroso silenzio e il plauso alle scelte della giunta precedente. Alcuni banali esempi: le dichiarazioni entusiastiche dell’assessore Cenni alla presentazione della colata di cemento sulla zona del Soccorso, figlia della pessima Variante anticipatoria sulla Declassata, così come l’innalzamento della progettata torre di Esselunga sull’area dell’ex Pratilia. E che dire della ‘geniale’ trovata dell’ipotetica destinazione del deposito CAP dove la giunta Romagnoli voleva collocare il deposito tram, giusto per aumentare la cementificazione della zona (e in cambio di cosa, ci si chiede? Che forse alle Badie il Comune consenta una ennesima speculazione edilizia?). E ora, nella migliore tradizione ‘ambientalista’ rappresentata dall’ex ‘assessore al taglio’ Curcio, non si trova di meglio che tagliare alberi per fare parcheggi.”

“Nel frattempo” chiude Bellandi “si continua a gettare fumo negli occhi della gente con proclami, con regolamenti per il commercio palesemente xenofobi, con le continue richieste di un CIE assolutamente inutile, che ovviamente però la giunta non vorrebbe mai a Prato. E quelli, fantastici, su Gonfienti, che sarà anche tanto cara al sindaco, ma che con l’Interporto non va molto d’accordo. Insomma, questa città, con la maggioranza di centrodestra, sta andando veramente di male in peggio!”

venerdì 22 gennaio 2010

L’assessore Beltrame si dimetta per manifesta incompetenza!

Bellandi: “In campagna elettorale hanno sbandierato il rilancio di Prato attraverso il turismo e la cultura scomodando addirittura Gonfienti: adesso in un sol botto vogliono chiudere Castello e Cassero.”

Prato, 22/01/10

“Che non fosse la persona giusta nel posto giusto lo sapevamo già dalla sua nomina ad assessore. E’ da giugno, cioè da quando è stata nominata dal sindaco Cenni, che l’assessore alla cultura non ne infila una giusta, tanto che ne chiediamo le dimissioni per manifesta incompetenza.” Non è tenero Renzo Bellandi, di Sinistra RossoVerde ed ex candidato a sindaco, che chiede ad alta voce le dimissioni ed una riflessione seria al sindaco Cenni in materia di cultura.
“In campagna elettorale hanno sbandierato il rilancio di Prato” - prosegue Bellandi -“attraverso il turismo e la cultura, scomodando addirittura Gonfienti: adesso in un sol botto vogliono chiudere Castello e Cassero. Che cosa porterà a far vedere ai turisti l’assessore ‘pop’? Continuerà con le castagnate, panettonate e magari a Pasqua le colombate? Questa giunta si sta distinguendo per una spiccata mancanza di programmazione capace solo di enunciazioni, mai seguite dai fatti, e specializzata del costruire contenitori che appena aperti rimangono desolatamente vuoti.”
“E la Beltrame è il primo assessore alla cultura al mondo che invece di arrabbiarsi per i tagli subiti li propone lei!!!” – chiude Bellandi – “Prima è entrata a gamba tesa sui fondi da destinare a chi quel poco di cultura a Prato la fa, ha poi proseguito con il tentativo di affossare definitivamente i Cantieri Culturali degli ex Macelli ed ora ci propina un bando allucinante con la chiusura di due spazi vitali per cultura e turismo della nostra città, denotando una spiccata mancanza di fantasia nella proposta, elaborazione e attuazione di idee.”

lunedì 18 gennaio 2010

Le “regole” di Marini? Rileggiamo don Milani, e vediamo quale era, veramente, la situazione pratese!

Le “regole” di Marini? Rileggiamo don Milani, e vediamo quale era, veramente, la situazione pratese!
Nosi: “Il presidente dell’Unione Industriali si esibisce in una fantasiosa ricostruzione storica, che non sta né in cielo né in terra!”


Prato, 19/01/10

“Il presidente dell’Unione Industriali si esibisce in una fantasiosa ricostruzione storica, che non sta né in cielo né in terra!” Queste le parole di Lanfranco Nosi, tra gli animatori di Sinistra RossoVerde ed ex candidato alla presidenza della Provincia, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’UIP Marini a Il Tirreno.

“Sostenere che quarant’anni fa il ‘pratese operava in un mercato dove le leggi erano uguali per tutti’ è veramente una cosa al limite del ridicolo. Capiamo che si tratta di difendere la ‘categoria’, ma Marini farebbe bene a rileggersi le parole di don Lorenzo Milani sulla condizione di tanti pratesi sfruttati dai loro concittadini!”

"Una marea senza nome e persino senza peso nelle statistiche perché lavora senza libretto. E chi lavora senza libretto non compare negli incartamenti dei grandi e neanche sarà contato dalle macchine che stan strizzando il sugo del censimento del '51. Gente che non esiste, eppure vive e soffre e si ammala e mangia e prende moglie e fa figlioli e s'infortuna e tutto questo senza assicurazione, senza contratto, senza difesa. In una parola: schiava come ai tempi di Nerone, gente senza diritti." Don Lorenzo Milani (Esperienze Pastorali, 1957)


“Vorremmo invitare il presidente degli Industriali pratesi anche a rileggersi le cronache delle lotte sindacali dell’immediato dopoguerra, quando gli operai in sciopero riempivano piazza Duomo per manifestare contro le condizioni di lavoro e salariali.” continua Nosi. “Altro che ‘leggi uguali per tutti’: lo standard era quello ben definito da don Milani. Quello della gente senza diritti, che oggi coinvolge tanti nostri concittadini cinesi”

“Infatti, il problema dell’illegalità nell’imprenditoria ‘etnica’ esiste, e sarebbe folle negare la realtà, ma alla sua soluzione non servono le ricostruzioni falsamente idilliache di una Prato che non è mai stata. Servono molto di più analisi serie, e soprattutto il rafforzamento degli strumenti di controllo, per le aziende cinesi così come per quelle italiane!”

“E meglio sarebbe” conclude Nosi “che l’Unione Industriali si decidesse a varare un codice etico che vincoli i propri associati ad un corretto rapporto con i terzisti, l’anello più debole del sistema pratese. Così come sarebbe meglio si impegnassero per costruire quell’azione di lobby nei confronti delle istituzioni europee per realizzare una vera certificazione delle filiere, piuttosto che appoggiare l’ennesimo regalo alle grandi marche e alle multinazionali della GDS che viene spacciato come tutela del Made in Italy e che porta la firma anche del deputato Lulli.”

lunedì 4 gennaio 2010

“Anche nel nuovo anno continueremo il nostro lavoro!”

Bellandi: “Il miglior augurio che si possa fare ai pratesi per il nuovo anno? Smettere di vivere nel passato e proiettarsi finalmente verso il futuro! Nel frattempo, noi continuiamo nella costruzione della vera opposizione a Prato.”


“Il miglior augurio che si possa fare ai pratesi per il nuovo anno? Smettere di vivere nel passato e proiettarsi verso il futuro!” Queste le parole di Renzo Bellandi, ex candidato a sindaco e leader di Sinistra RossoVerde, nel fare il punto sull’anno che si è chiuso e sulle prospettive per il 2010.

“Di fronte ad una amministrazione in grado di organizzare solo cocomerate e castagnate, oltre a distribuire nuovi assessorati giusto per mantenere – nella migliore tradizione della vecchia politica – equilibri di coalizione” ironizza Bellandi, in apertura “ed avendo dall’altra parte un PD incapace di esprimere un’alternativa seria che vada oltre la sterile difesa degli atti della precedente giunta, è quasi un dovere morale continuare nella sfida della creazione dell’unica, vera opposizione di sinistra ed ecologista a Prato.”

“Al momento” fa notare Bellandi “siamo l’unica formazione politica di opposizione senza alcuna rappresentanza istituzionale a cercare di intervenire, con i pochi mezzi che abbiamo, nel dibattito pubblico: Sinistra e Libertà si è sciolta come neve al sole, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani stanno ancora cercando una nuova forma di aggregazione, ma nel complesso il loro silenzio è assordante. Il PD perde occasioni su occasioni per esprimere una discontinuità rispetto a quel passato che lo ha condannato all’opposizione in città e messo a dura prova in provincia, e che con molta probabilità lo penalizzerà ulteriormente alle prossime Regionali.”

“L’invito per il 2010 a tutti quei pratesi che, non rappresentati dalla maggioranza che sostiene il sindaco – veramente poco civico! – Cenni, e che sentono come inadeguata e distante l’azione del PD è quello, mai banale, di rimboccarsi le maniche e lavorare con noi alla costruzione dell’alternativa.”

sabato 2 gennaio 2010

Recoplast e ciclo dei rifiuti

"Sui progetti per Recoplast, e sulla gestione del ciclo dei rifiuti, a che punto siamo?" Sinistra Rossoverde chiede quali siano le linee strategiche che le amministrazioni pratesi vogliono seguire.

"Nonostante il silenzio dei media locali e delle amministrazioni sul tema, sarebbe interessante sapere se Comune e Provincia abbiano intenzione o meno di sostenere il progetto di recupero per la Recoplast di Agliana." Inizia così Renzo Bellandi, ex candidato a sindaco per il gruppo politico pratese. "E' stato presentato un piano industriale per il recupero dell'azienda aglianese a fine novembre, con partner tecnico il Centro Riciclo di Vedelago, ma sembra sia tutto fermo per resistenze delle varie partecipate dell'ATO. Prato, con uno dei più alti indici di produzione di rifiuti procapite, e contemporaneamente uno dei più alti di riciclaggio - almeno sulla carta - ha l'obbligo di far sentire la propria voce, in una materia così importante, nelle sedi preposte."
"Certo" aggiunge Lanfranco Nosi "per il momento soprattutto dal sindaco Cenni abbiamo sentito solo vaghe promesse da campagna elettorale, sulla gestione del ciclo dei rifiuti, e mai un impegno concreto."
"Ricordiamo infatti che il 2010 è l'anno della verifica per decidere sulla costruzione - da noi aborrita - dell'inceneritore al Calice" chiosa Nosi "Nel frattempo, ASM e amministrazione comunale sono ben lontane dall'impegnarsi seriamente in un progetto di raccolta differenziata porta a porta, e rimane da capire quali linee strategiche voglia adottare, in concreto, anche la Provincia, al di là delle varie dichiarazioni di questi anni."
Chiude Bellandi: "Sarebbe l'ora di mettere da parte sterili campanilismi, e cercare di sfruttare le opportunità esistenti per intraprendere un nuovo corso nella gestione del "ciclo dei rifiuti". L'avvio della "nuova Recoplast" è un'occasione in tal senso, ma è necessaria la volontà politica! a Prato c'è?"