venerdì 29 gennaio 2010

Dopo la diossina nel latte materno, serve una mappatura su tutta la provincia!

Dopo la diossina nel latte materno, si faccia una mappatura degli inquinanti su tutta la provincia di Prato per agire con decisione sulle cause!
Nosi: “I risultati delle analisi dei Comitati contro l’inceneritore di Montale devono essere presi sul serio, e sarebbe l’ora di avere una mappa dettagliata del rischio inquinamento in provincia! E, per favore, non parlateci più di inceneritori!”

Prato, 29/01/10

“I risultati delle analisi sul latte materno effettuate dai Comitati contro l’inceneritore di Montale, ai quali va tutto il nostro sostegno, devono essere presi sul serio, e a poco servono le ‘rassicurazioni’ della ASL pistoiese, che peraltro non fa che confermare la pericolosità degli impianti di incenerimento.” Queste le prime dichiarazioni di Lanfranco Nosi, di Sinistra RossoVerde, ex candidato alla Presidenza della Provincia “Dato che la ‘zona di ricaduta grava pesantemente anche sul comune di Montemurlo, sarebbe opportuno che le autorità pratesi si muovessero rapidamente per garantire la tutela della salute degli abitanti della zona, chiedendo la chiusura dell’impianto. E’ bene infatti ricordare che le diossine sono considerate a tutti gli effetti cancerogene, e il meccanismo più diffuso per l’esposizione alla diossina è proprio il bioaccumulo attraverso la catena alimentare!”
 “Certo che, anche nel complesso della provincia e del comune di Prato, sarebbe necessario una verifica approfondita dei livelli di inquinamento e delle cause: troppo rapidamente è stata ‘archiviata’, ad esempio, e soprattutto dalla stampa, la vicenda dei polli alla diossina rinvenuti in prossimità dell’inceneritore di Baciacavallo. E sulla salute non si può scherzare!”
“In questa prospettiva” continua Nosi “ribadiamo una richiesta che avevamo già avanzato in campagna elettorale: una mappatura degli inquinanti specifici su tutto il territorio provinciale, connesso ad una seria indagine epidemiologica, che veda partner attivi i comitati della Piana nel controllo e nella verifica dei dati, al fine di operare seriamente sulle cause.”
“Sarebbe anche l’ora di togliere di mezzo dal dibattito sul ‘ciclo dei rifiuti’, definitivamente, l’ipotesi inceneritorista. Chiediamo quindi alla provincia di Prato ed ai comuni interessati di rimettere chiaramente in discussione qualsiasi accordo, a livello di ATO , che veda la realizzazione di impianti del genere, che siano a Firenze, a Prato o a Pistoia. Anche in questo caso, la salute è un bene di tutti i cittadini, e gli inquinanti non si fermano ai confini amministrativi!”

Nessun commento:

Posta un commento