giovedì 14 maggio 2009

Appello per mobilitazione contro il decreto sicurezza che riguarda l’immigrazione

La Camera dei Deputati ha approvato il primo dei tre maxiemendamenti al disegno di legge in materia di sicurezza, quello che riguarda l’immigrazione. La maggioranza dei Deputati ha approvato norme che introducono il reato di clandestinità per chi entra o soggiorna illegalmente in Italia, che rendono legali le ronde, che vietano alle straniere irregolari senza passaporto di riconoscere i propri figli, che aumentano a sei i mesi di permanenza nei centri d’identificazione ed espulsione. Con l’introduzione del reato di clandestinità, in particolare, tutti gli stranieri senza permesso di soggiorno rischiano di perdere i più semplici diritti fondamentali, come l’iscrizione all’anagrafe dei figli, mandarli a scuola, farsi curare da un medico e la possibilità di sposarsi.Nella speranza che il popolo italiano insorga contro misure definibili, senza alcun dubbio, discriminatorie e xenofobe, io, cittadino della Repubblica Italiana, dichiaro, a chiare lettere e sin da ora, di non riconoscere questi provvedimenti approvati dal Parlamento italianoNon li riconosco perché credo nella Costituzione italiana, la quale, nell’articolo 2, “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo” - e quindi non solo dei cittadini di nazionalità italiana - e dichiara, nell’articolo 3, che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali”.Non li riconosco perché il governo italiano e la maggioranza parlamentare che lo sostiene, proponendo e approvando tali norme, hanno compiuto un atto di barbarie che, disprezzando i diritti dell’essere umano, offendono la coscienza dell’umanità.Non li riconosco perché ripudio la violenza. Perché ritengo che ogni qualvolta si neghi l’umanità dell’altro, come inevitabilmente succederà con l’applicazione di questo disegno di legge, si sta compiendo un atto di violenza. Non li riconosco perché voglio vivere e voglio scegliere in che condizioni vivere. Perché non è possibile non scegliere: nessuno può evitare di scegliere e la non scelta tra condizioni è comunque una scelta. Non li riconosco perché tutti devono avere il diritto di affermare la propria intenzionalità. Intenzionalità negata, ora, anche per legge da chi, semplicemente perché nato e cresciuto nel benessere, si costituisce a pieno titolo oppressore e discriminatore.Non li riconosco, infine, perché la lotta per l’umanizzazione di questo paese e del mondo e per la liberazione dell’essere umano continuerà, da ora in poi, con più forza. Perché non c’è nulla che obblighi un essere umano ad accettare un altro essere umano al di sopra di sé.

Gisberto Gallucci candidato Umanista per Sinistra Rosso Verde

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