giovedì 15 ottobre 2009

Ancora sull’Ex Banci. La discussione ritorni tra i cittadini

Ancora sull’Ex Banci. La discussione ritorni tra i cittadini

Prato, 15/10/09

“La discussione sull’utilizzo dell’area Ex Banci deve ritornare centrale nel dibattito sul futuro della città” dichiara Renzo Bellandi, leader della formazione Sinistra RossoVerde “Ed è venuto il momento di aprire un processo partecipativo reale, un confronto tra idee e prospettive, non solo tra gli enti interessati.”
 “La confusione sul cosa realizzare nell’area oggi di proprietà del gruppo Consiag è evidente!” – aggiunge Lanfranco Nosi – “L’amministrazione comunale sembra esser ritornata sui suoi passi, dopo l’esplicita ostilità al progetto dichiarata in campagna elettorale, ed oscilla quindi tra dichiarazioni a sostegno di un polo “espositivo” multifunzionale e distinguo senza senso, giusto per garantire l’arrivo dei dieci milioni di euro promessi attraverso il PIUSS. L’opposizione, al contrario, continua a puntare sul progetto originale, “figlio” della giunta Romagnoli, con tutti i suoi difetti originari, in un preoccupante attaccamento ad un passato già sanzionato dalla sconfitta elettorale.”
“Noi continuiamo a sostenere, e lo abbiamo ribadito recentemente, l’idea della realizzazione di un Polo culturale di rilevanza non solo regionale, ma nazionale”, chiosa Bellandi, “perché solo dalla cultura può rinascere, diciamo pure “riaprire”, Prato. Ma rimane essenziale che su una questione così strategica siano i cittadini ad avere nuovamente la parola.”

2 commenti:

  1. Siamo per le scommesse impossibili; fare cultura a Prato è come cercare di fare di Campobasso una città portuale.
    La cultura necessaria a far rinascere Prato, non può nascere dalla creazione di un polo culturale in città, ma deve nascere nelle scuole, nelle famiglie, nelle associazioni, nelle istituzioni.
    Il presente del museo dell'arte contemporanea (che è cultura d'avanguardia) lo dimostra:
    il polo culturale, sarebbe l'ennesima cattedrale nel deserto, utile solo per farci altri spettacolini di scarso richiamo durante le notti estive.
    Ben venga la cultura, ben venga la partecipazione della cittadinanza, ma mettiamoci ad un tavolo con delle idee più originali e pratiche, perchè è di questo che ha bisogno la città.
    Non è facile trovare una destinazione all'area ex Banci, in quanto si è voluto dare all'immobile un importanza strategica che poi in fondo tanto strategica non era, se non per farci il capolinea dei mezzi pubblici Cap e Lazzi.

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  2. Se potessimo lasciarlo com'e' adesso, lo integrerei nel percorso museale come icona della debolezza della cultura moderna occidentale dove il cemento industriale e' vinto dalla forza delle acacie e dei rovi.
    Sarebbe costato ZERO usarlo culturalmente cosi' fino a oggi e da oggi a che non gli si trovi un indirizzo razionale. Invece teniamoci per chissa quanto ancora questa icona celata da una tensostruttura che non e' a norma.

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