venerdì 30 ottobre 2009

Per qualificare il centro storico: affitti commerciali e residenziali calmierati, e non xenofobia culinaria o riapertura al traffico delle strade!

“In campagna elettorale, avevamo chiaramente indicato come prioritario, per ridare vita al centro storico, puntare alla calmierazione degli affitti commerciali, proprio per evitare l’aggravarsi del declino della zona e la scomparsa degli esercizi, così come delle pochissime attività artigianali residue.” Inizia così Renzo Bellandi, ex candidato a sindaco per Sinistra Rossoverde, il suo commento alla presentazione del nuovo regolamento per le attività commerciali presentato dall’assessore Caverni.
“Invece di pensare alla “pulizia etnica” del centro storico, con pretestuose quanto ridicole regole che dovrebbero tutelare non meglio precisate “tradizioni”, meglio sarebbe che l’assessore Caverni, e l’intera giunta, si mettesse seriamente a riflettere su come rianimarlo. E mettere troppi vincoli non significa incentivare, quanto allontanare ulteriormente chi nel centro vorrebbe investire e si ritrova di fronte ad affitti insostenibili, all’assenza di politiche specifiche di promozione.” Continua Bellandi “Anche perché, e ci pare un’ovvietà, se i famosi “piccoli artigiani” avessero voluto avvicinarsi al centro storico potevano averlo già fatto. Niente, in linea teorica, glielo impediva! Vogliamo incentivarli? Bene: creiamo una vera e propria strada dell’artigianato nella “linea” che porta da via Cairoli a via Garibaldi, cedendo in comodato, con termini e vincoli precisi, ai giovani artisti, alle piccole attività artigianali, etc, locali presi in affitto direttamente dal Comune.”
“Il vero problema del centro storico, comunque” chiosa Bellandi “è la progressiva desertificazione, che si risolve solo ripopolandolo – non riducendolo alla vetrina di un centro commerciale. Quindi, partendo dalla calmierazione anche degli affitti residenziali fino alla tutela della qualità della vita degli abitanti, anche attraverso la valorizzazione ed una incentivazione delle attività commerciali “di vicinato”. Riaprire le strade al traffico, da questo punto di vista, è una involuzione notevole. Al contrario, dovrebbe essere garantita agli abitanti la maggiore “impermeabilità” possibile della ZTL, con tutti i mezzi necessari – inclusi i famosi varchi elettronici - e pensare ad una pedonalizzazione totale del triangolo piazza Mercatale-piazza Duomo-piazza del Comune.”

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